giovedì 23 febbraio 2012

PROPRIETA' MEDICINALI DELLE PIANTE - LETTERA B

Balsamico: contiene balsami emollienti per le vie respiratorie.
Battericida: vedi Antisettico
Bechico: calma la tosse e le irritazioni della faringe.

lunedì 20 febbraio 2012

PROPRIETA' MEDICINALI DELLE PIANTE - LETTERA A

Ho pensato di fornire un pò di vocabolario, per comodità di ricerca, man mano che si riempie il blog, e anche per chi si avvicina all'arte dell'erboristeria e cerca notizie

Iniziamo in ordine alfabetico, partendo ovviamente dalla A, che come potrete vedere ha un sacco di voci.

Adipogenico: favorisce l'accumulo dei grassi, quindi l'estendersi dei tessuti adiposi, spesso per apporto di liquidi.
Afrodisiaco: accresce la potenza o il desiderio sessuale; nessuna pianta è realmente afrodisiaca.
Allergizzante: dotato delle proprietà di provocare nell'uomo reazioni allergiche, più o meno violente.
Amaro: stimola l'appetito e attiva le funzioni gastriche. Gli amari, o le piante amare, sono anche aperitivi e tonici, spesso febbrifughi. Il loro nome è dovuto al loro gusto.
Analettico: vedi Stimolante
Analgesico:  allevia e fa diminuire il dolore.
Anestetico: elimina la sensibilità. La sua azione può essere locale o generale, in quest'ultimo caso anche la coscienza viene diminuita o perfino annullata.
Antalgico: combatte il dolore, sia a livello dell'organo dolorante, sia a livello del sistema nervoso centrale.
Antianemico: combatte l'anemia con l'apporto di vitamine e di minerali (ferro) che aiutano il sangue a ricostruire i globuli rossi.
Anticefalalgico: possiede proprietà sedative che alleviano specialmente i mali di capo.
Antidiabetico: vedi Ipoglicemizzante
Antidiarroico: combatte la diarrea per mezzo di azioni astringenti, assorbenti e disinfettanti, sia sedative dell'intestino.
Antielmintico: vedi Vermifugo
Antiemetico: previene o reprime il vomito di origine nervosa.
Antiemorragico: ferma l'emorragia favorendo sia la chiusura dei vasi capillari sia la coagulazione del sangue.
Antiflogistico: riduce le infiammazioni opponendosi alle reazioni naturali dell'organismo.
Antigottoso: combatte la gotta, sia rallentando la formazione dell'acido urico, sia abbassando il tasso di acido urico nel sangue.
Antilatteo: vedi Galattofugo
Antilitiasico: ostacola la formazione dei calcoli nelle vie biliari o urinarie, o contribuisce a dissolverli.
Antinevralgico: combatte i dolori localizzati sul percorso dei nervi sensitivi. Vi sono antinevralgici specifici, come l'essenza di garofano, che applicata esternamente, allevia i dolori dentari.
Antinfettivo: vedi Antisettico
Antifiammatorio: vedi Antiflogistico
Antiparassitario: distrugge tutti i parassiti (insetti, vermi, acari).
Antipiretico: combatte la febbre o ne previene gli eccessi.
Antiscorbutico: combatte lo scorbuto apportando vitamine, in particolare la C.
Antisettico: uccide i microbi o ne impedisce lo sviluppo, evitando il contagio: serve a disinfettare le ferite e certi organi. L'eucalipto e i pino sono antisettici delle vie respiratorie.
Antispasmodico: vedi Spasmolitico
Antisudorifero: diminuisce la secrezione del sudore.
Antitosse: vedi Bechico
Antiulcera: migliora le condizioni delle ulcere del sistema digerente, sia abbassando il tasso di acidità, sia proteggendo le mucose.
Aperitivo: contiene principi amari che stimolano l'appetito e predispongono le operazioni digestive.
Aromatico: contiene oli essenziali molto profumati. Le piante aromatiche sono toniche e stimolanti, talvolta stomachiche.
Assorbente: come uso interno, assorbe liquidi e gas dall'apparato digerente; come uso esterno essica le piaghe.
Astringente: restringe  e contrae i tessuti, i capillari, gli orifizi, e diminuisce le secrezioni delle mucose. Le piante astringenti sono spesso antiemorragiche e talvolta provocano stitichezza.

venerdì 10 febbraio 2012

LAVANDA

Lavandula officinalis Chaix












La lavanda è una specie tipica dei Paesi attorno al Mediterraneo occidentale; in Italia è diffusa nei terreni sassosi e aridi della Liguria e del Piemonte merdionale.
Inoltre è coltivata su scala industriale per l'estrazione dell'essenza: sono notele colture del Col di Nava, delle provincie di Imperia, di Cuneo e di Ravenna.
Bisogna saperla distinguere, allo stato spontaneo, dal rosmarino e dall'issopo, e da altre specie congeneri.
Sui terreni silicei alligna la specie Lavandula stoechas L. dai fiori porporini e con un profumo intenso che stordisce.
Ad altitudini attorno ai 900/1000 m. prospera la Lavandula latifolia Vill., più grande, dalle foglie verdi e con aroma canforato, fiorisce un mese dopo le altre, è poco diffusa allo stato spontaneo ed è anche meno apprezzata in erboristeria.
In passato la lavanda era usata dalle massaie per profumare la biancheria, ma anche come antisettico e insetticida se raccolta prima della completa fioritura.

Habitat: diffusa in Italia settentrionale-occidentale.

Identificazione: da 30 a 60 cm. Suffrutice, foglie alla base dei rami nudi, a ciuffi, diritte, semplici; foglie grigio-verdi, strette, lanceolate con margine arrotolato; fiori blu-violetti (luglio-agosto), raccolti in spighe di  verticilli terminali, brattee brune, larghe, calice a 5 denti, corolla a 5 lobi con 2 labbra, 4 stami interni, 4 carpelli; achenio con 1 seme nero, liscio. Odore penetrante, aromatico; sapore caldo, amaro.

Parti utilizzate: sommita fiorite, fiori mondati; essiccare all'ombra in luogo molto areato.

  • Costituenti: una sostanza amara, essenza, cumarina.
  • Proprietà: antisettico, antispasmodico, carminativo, cicatrizzante, colaguogo, diuretico, insetticida, stimolante, sudorifero.